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Radio Cinofilia denuncia Subito.it e i social: traffico cuccioli online e frodi impunite

Radio Cinofilia denuncia Subito.it e i social network: esposto di 300 pagine alla Procura di Terni

Radio Cinofilia denuncia Subito.it e i social network: esposto di 300 pagine alla Procura di Terni È ufficialmente partita la denuncia contro i social network e contro il portale di compravendite Subito.it. Dopo mesi di segnalazioni inascoltate, Radio Cinofilia ha depositato presso la Procura della Repubblica di Terni un esposto di oltre trecento pagine, frutto […]

Radio Cinofilia denuncia Subito.it e i social network: esposto di 300 pagine alla Procura di Terni

È ufficialmente partita la denuncia contro i social network e contro il portale di compravendite Subito.it. Dopo mesi di segnalazioni inascoltate, Radio Cinofilia ha depositato presso la Procura della Repubblica di Terni un esposto di oltre trecento pagine, frutto di un lavoro collettivo di raccolta dati e testimonianze, che descrive in dettaglio il traffico illecito di cuccioli mascherato dietro agli annunci online.

Le segnalazioni ignorate e il momento del “taglio del traguardo”

Durante i mesi di agosto e settembre abbiamo cercato in ogni modo di sensibilizzare Subito.it, segnalando centinaia di inserzioni sospette, inviando comunicazioni e contattando direttamente la piattaforma. Nonostante l’evidenza, nulla è cambiato. Nel frattempo continuavano ad apparire annunci in cui meticci venivano venduti come cani di razza, una pratica che configura una vera e propria frode in commercio ai sensi del D.lgs. 529/1992.

Social come vetrina per i trafficanti

Il problema non riguarda solo Subito.it. Facebook, Instagram e TikTok sono diventati canali privilegiati per i trafficanti, che approfittano della mancanza di controlli per piazzare cuccioli di dubbia provenienza a prezzi allettanti. In questi spazi non esiste tracciabilità né trasparenza reale sugli animali venduti.

Dettagli dell’esposto: dati, prove e un caso drammatico

L’esposto depositato a maggio 2024 raccoglie centinaia di schede di annunci catalogati, ognuna con:

  • numero identificativo
  • link dell’annuncio
  • data e prezzo
  • contatti del venditore
  • eventuale pedigree dichiarato
  • rispetto del D.lgs. 135/2022 (microchip, certificazione veterinaria)

Un episodio emblematico riguarda un simil border collie consegnato in un parcheggio a Bergamo il 14 aprile 2024, privo di microchip e morto 9 giorni dopo per parvovirosi. Il venditore pubblicava decine di annunci al giorno da un solo profilo, con oltre 400 annunci totali in pochi mesi: numeri incompatibili con un allevamento regolare.

Legalità vs mercato nero: come distinguere

Gli allevatori riconosciuti ENCI‑FCI pubblicano pochi annunci l’anno, con pedigree ufficiale, test genetici e dati documentati. I trafficanti invece:

  • usano profili multipli
  • non forniscono documenti veri
  • trattano i cuccioli come merce da piazzare rapidamente

Secondo l’analisi di Radio Cinofilia, il 98 % degli annunci su Subito.it riguarda cani spacciati per razza, ma in realtà meticci o senza documentazione corretta.

Richieste all’autorità giudiziaria e normative invocate

La richiesta alla Procura di Terni è chiara: applicare le leggi esistenti e considerare responsabili anche i portali che ospitano annunci illegali. Le norme richiamate includono:

  • D.lgs. 529/1992 sul commercio di animali di razza
  • La circolare ministeriale 2017 che impone termini come “simil”, “meticcio” o “incrocio”
  • D.lgs. 135/2022 sull’obbligo di tracciabilità e certificazione veterinaria

Nonostante tali strumenti, nessun annuncio online rispetta le regole. L’analisi evidenzia un sistema fuori controllo, alimentato da piattaforme che non esercitano vigilanza.

Dimensione del fenomeno: cifra e conseguenze

Secondo il Rapporto Zoomafia della LAV, il traffico di cuccioli in Italia genera un giro d’affari stimato in 400 milioni di euro all’anno. Dietro queste cifre si celano sofferenze, malattie, famiglie tradite e animali senza speranza.

Come fermarlo: consigli e azioni concrete

Se vuoi contribuire concretamente, puoi:

  • denunciare alle autorità (NAS, Carabinieri, Guardia di Finanza)
  • salvare prove (foto, schermate, chat)
  • lasciare recensioni autentiche nonostante le intimidazioni
  • informarsi su allevatori ENCI riconosciuti
  • diffondere l’articolo per sensibilizzare la comunità

Conclusione

L’esposto di 300 pagine di Radio Cinofilia è un’arma preziosa contro il traffico di cuccioli. Ma serve che cittadini, istituzioni e piattaforme non restino immobili. È tempo di trasformare le leggi in protezione vera per gli animali e di colpire chi specula sul dolore. Unisciti alla battaglia: per un mercato legale, trasparente e rispettoso.

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